
Kenya, mare e safari
Consigli per il viaggio
Masai Mara
La Riserva Nazionale Masai Mara è una delle più visitate e note aree di conservazione della fauna selvatica in Africa. Si trova nella zona sudorientale del Kenya, al confine con la Tanzania, nella famosa Rift Valley. È una delle più importanti riserve naturali del Kenya e, proprio per questo, andrebbe visitata almeno una volta nella vita. Questo paese è particolarmente rinomato per la grande quantità di parchi e per la delicata opera di protezione della flora e della fauna che abita nel territorio. Al suo interno si trovano soprattutto elefanti, leopardi, rinoceronti, leoni e bufali. Deve il suo nome alla fusione di due degli elementi principali che lo caratterizzano: il popolo Masai che ci abita, e il fiume Mara che lo attraversa. L'ecosistema del Masai Mara è talmente vasto, vario e delicato che l’intero parco è stato inserito nella lista delle Sette Meraviglie naturali dell’Africa. Il clima è piacevolmente caldo per buona parte dell’anno; quindi, se sei alla ricerca del periodo migliore per visitare il Masai Mara, devi tenere conto anche di quello che stai cercando. Nel periodo che va da giugno a settembre il clima è particolarmente fresco e secco, così come a gennaio e febbraio. Visitando il parco da luglio a ottobre, invece, potresti assistere allo spettacolo della Grande Migrazione, quando quasi due milioni di esemplari tra gnu, antilopi, zebre e gazzelle si muovono dal Serengeti al Masai Mara in cerca di cibo. La Grande Migrazione è uno spettacolo mozzafiato e, se avrai la fortuna di visitare il parco in quel periodo, ne rimarrai estasiato. Grazie all'abbondanza di animali selvatici e al suo iconico paesaggio della savana, questo è un luogo da non perdere durante le tue vacanze in Kenya. Un luogo spettacolare sotto ogni aspetto.
Parco Nazionale Samburu
La riserva nazionale Samburu è una piccola area naturale protetta del Kenya. Si trova nel Kenya centrale, a nord del fiume Ewaso Nyiro, e include i monti Koitogor e Ololokwe. Copre un'area complessiva di 165 kmq. Forma un sistema di tre parchi adiacenti insieme alla Buffalo Springs National Reserve e la Shaba National Reserve. La riserva si trova a nord dell'equatore, all'interno del distretto di Samburu. Il nome "Samburu" è quello della popolazione locale. Nonostante le dimensioni ridotte, il parco comprende diversi habitat, ad altitudini comprese fra 800 m s.l.m. (presso il fiume Ewaso Nyiro) e 1230 m s.l.m. (Monte Koitogor). Include foresta rivierasca, foresta di palma dom e acacia, e tre tipi di savana: savana arborea, savana arbustiva e savana piana. La fauna comprende elefanti, bufali, zebre di Grant, numerose specie di gazzelle, impala, cobo, orice beisa, ghepardi, leopardi, leoni, coccodrilli, ippopotami, e una grande quantità di specie di uccelli. Sono presenti anche tre specie tipiche dell'Africa nord-orientale: l'antilope giraffa o gerenuk, la zebra di Grevy e la giraffa reticolata.
Sweetwaters Game Reserve / Ol Pejeta
La regione di Laikipia, nella Great Rift Valley, offre uno spettacolo davvero unico! Vi si trova una
piccola e privata Conservancy ecosostenibile ai piedi del Monte Kenya, l’unico posto nel paese
dove è possibile vedere gli scimpanzè, nonchè il rifugio per rinoceronti neri più grande dell’Africa Orientale. Gli scimpanzè non sono originari del Kenya ma il rifugio è stato fondato per riabilitare gli animali salvati dal mercato nero. Ospita anche tre degli ultimi rinoceronti bianchi del nord rimasti nel mondo. Quando si fa un safari a Ol Pejeta, non si fa una semplice visita, ma si vive un’esperienza unica. Qui potrete aiutare a preservare il futuro dei grandi felini seguendo i leoni radio collarizzati, potrete seguire a piedi le impronte e i segni lasciati nel bush dagli animali per il safari più profondo e completo della vostra vita. Avrete anche l’opportunità di incontrare, una volta nella vita, i poderosi rinoceronti da vicino. Ol Pejeta nasce come ranch d’allevamento nei primi anni ’40, istituito da Lord Delamere, conosciuto come uno dei primi e più influenti coloni inglesi del Kenya. Verso la fine degli anni ’60, il bracconaggio in Kenya da parte dei cacciatori europei causò una grave perdita nel numero di animali. Il numero di elefanti e di rinoceronti precipitò vertiginosamente e, nonostante la caccia agli elefanti fu dichiarata illegale nel ’73, il loro numero continuò a scendere. Questo coinvolse uno dei primi proprietari di Ol Pejeta, che fondò la Sweetwaters Game Reserve nel 1988 come rifugio per i rinoceronti neri e altri animali. La Riserva si espanse fino a coprire 90.000 acri. Adesso Ol Pejeta utilizza l’agricoltura e il turismo per creare surplus interamente reinvestito nella conservazione degli animali e nello sviluppo della comunità, come educazione, sanità e infrastrutture per la nuova generazione di ranger. La IUCN Green Listing intende riconoscere l’eccellenza nel gestire aree naturali e nel 2014 premiò Ol Pejeta.
Lake Naivasha
Il lago Naivasha si trova nel punto più elevato della Rift Valley keniota, a 1.884 m all'interno di una complessa combinazione geologica di rocce vulcaniche e depositi sedimentari lasciati da un antico e più ampio lago risalente al Pleistocene. Oltre ai ruscelli stagionali, il lago è alimentato da due fiumi permanenti, il Malewa e il Gilgil. Non c'è un emissario visibile, ma il fatto che l'acqua del lago sia relativamente fresca lascia supporre che ci sia una percolazione sotterranea che permette il ricambio. Il lago ha una superficie di 139 kmq, ed è circondata da un'area paludosa di circa 64 kmq, la cui superficie soffre alterazioni significative in funzione delle precipitazioni. La profondità media è di 6 m, e la zona più profonda è in prossimità di Crescent Island, raggiungendo una profondità massima di 30 m. La stessa isola Crescent, che costituisce una parte dell'antica caldera del vulcano sottostante, a volte non è completamente separata dalla riva, in funzione dell'oscillazione del livello dell'acqua. La città di Naivasha (una volta chiamata East Nakuru) si trova sul bordo nord-est del lago. Il lago ospita varie specie di fauna, tra cui più di 400 specie di uccelli e una considerevole popolazione di ippopotami. La presenza dei pesci nel lago è stata oggetto di forti variazioni nel corso del tempo, sotto l'influenza del clima, dell'intensità della pesca e dell'introduzione di specie aliene. La scossa più recente è avvenuta in occasione dell'introduzione accidentale della carpa comune nel 2001. Nove anni più tardi, nel 2010, la carpa comune costituiva il 90% della massa di pesce pescata dal lago. In prossimità del lago Naivasha ci sono altri due laghi: il lago Oloiden e lago Sonachi (un lago craterico). Il Lake Game Sanctuary si trova vicino, e le sue rive sono note per la concentrazione di immigrati europei e coloni.
Ogni destinazione o viaggio può essere personalizzato (date, durata, itinerario e numero partecipanti).
Contattaci per avere il tuo viaggio su misura!
Contattaci